TREDICESIMO CAPITOLO
La fine del Pirata Barbabigia
Nel quale si illustra brevemente la fine che fa il Pirata Barbabigia
In una notte placida e tranquilla, col mare che era un olio e il cielo sereno che più sereno non si può, il Pirata Barbabigia fece ritorno a casa, dalla vecchia madre. Entrò nella stamberga natìa, trovò sua madre che lavorava a maglia davanti al caminetto scoppiettante, gli diede un buffetto sulla guancia, gli scaldò un consommé.
La serata passò via così: il rude Pirata raccontò con dovizia di particolari tutte le ruberie, crudeltà e genocidi che aveva combinato ultimamente, sorseggiando del brandy, col focherello che scoppiettava allegro nel caminetto, e la vecchia madre approvava compiaciuta nel sentir raccontare tutte quelle nefandezze: quel figlio gli aveva davvero dato tante soddisfazioni!
La madre era sorda dalla nascita.
Commossa, cercò di dare un buffetto al su figliolo, ma mancò la mira e gli piantò il dito in un occhio, rendendolo temporaneamente guercio e imprecante.
La madre era cieca dalla nascita.
Chiese scusa, ma riuscì a mugolare solo alcuni borborigmi sconnessi.
La madre era muta dalla nascita.
Ma non importa: tanto il Pirata Barbabigia non era neanche suo figlio.
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