Triste
Alta.
Sale.
Sul treno.
Si siede.
Un lungo cappotto blu.
Lunghi capelli ricci neri.
Occhi verdi.
Bella.Molto bella
E triste.
Molto triste.
Guarda fisso a terra.
Che strano.
Sul treno, la mattina, si vedono solo persone vincenti, leggono il giornale, parlano animatamente, sono totalmente concentrati, sguardo deciso sul futuro, sono presi dai loro cellulari, dai loro fondi d'investimento, dal loro mutuo, dalla loro macchina nuova, dall'esame di diritto privato che devono dare, dal loro lavoro vincente che gli apre opportunità vincenti sul mercato nel quadro di un'economia vincente, e già pensano a come investire il loro premio di risultato in arrivo (fondi bilanciati, azionari o obbligazionari paesi emergenti?), e già pensano a dove andare a Pasqua (mar Rosso? Austria? Berlino?), tutti felici e vincenti, e quando mai la vedi
una
splendida
donna
che
triste
guarda
in
terra?
Ad un tratto, alza lo sguardo.
Si accorge che la sto guardando.
Mi guarda, quasi con gli occhi pieni di lacrime.
Vuole quasi dirmi qualcosa.
Tira fuori il telefonino.
Me lo mostra.
Mi parla con voce strozzata.
"HO FINITO LA RICARICA DEL CELLU!"
E piange. |
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