Io te vurria vasà col mio cric

Già uno che si presenta alle otto di mattina quando tu sei sotto la doccia non è che vada a cercarsi la simpatia delle persone.

Già uno che comincia a picchiare alla porta urlando "cazzo sbrigatevi porca puttana che a me mi pagano per fare sto lavoro del cazzo, non ci ho mica tempo da perdere io!", uno che fa così non si può definire uno con una spiccata predisposizione ai rapporti interpersonali.

Già uno che tu apri la porta e ti appare come un messo comunale che con la sua stupidità ti occupa l'uscio e con il suo fiato da grappa ti appasisce le begonie, uno così non lo definiresti uno che faresti entrare in casa, e difatti non lo fai entrare.

Già uno che ti sbraita che ti ha portato i bollettini dell'ICI da pagare, che quest'anno l'hanno aumentata del 2000% percento e che ti sta solo bene cazzone, e speriamo che l'anno prossimo te la aumentino del tremila percento, ecco, uno così ti viene come il sospetto che vorresti fargli vedere da vicino il cric bello nuovo che hai comprato giusto ieri.

E allora in accappatoio vai nel ripostiglio, tiri fuori un bel cric cromato con inserti in radica di noce e pomello rivestito in pelle in tinta con la carrozzeria, e fai per lanciarglielo sulle gengive, così fanno amicizia, ma lo manchi e lui comincia a correre, e tu gli vai dietro in accappatoio e sgoccioli, e lui si avvicina alla macchina, e tu incominci a fargli andare i fari, e poi il cofano, e poi il parabrezza.