Fare apnea estrema
nel lavello dei piatti

Il fascino dello sport estremo è innegabile. Superare i propri limiti è entusiasmante. Urlare a pieni polmoni dalla soddisfazione è esaltante, inebriante.

Uno sport estremo è mettere la testa nel lavandino, dentro l’acqua, laddove per una notte i piatti sporchi hanno dato origine a batteri transgenici e a composti polimerici letali. Tenere la testa nell’acqua lurida per uno, due, tre minuti, osare quello che gli altri non hanno neanche il coraggio di pensare.

E poi, tirare fuori la testa, e sentirsi vivi, pienamente sé stessi, totalmente realizzati, con i pezzi di peperoni tra i capelli e un vago odore di rosticceria addosso.

Sì, è questo il fascino dell’estremo. Oltre sé stessi, oltre gli altri, oltre il già vissuto. L’ignoto, l’inesplorato, oggi sono dentro di noi, l’altrove sta oltre i nostri limiti.

Se permettete, ora andrei a lavarmi; il mio gatto comincia a leccarmi la faccia.